“Era come se il battito del suo sangue giovane fosse sincronizzato col movimento delle grandi maree.”
La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi è lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pericolosa pesca delle perle e i convegni d’amore dei due giovani protagonisti. Shinji e Hatsue si incontrano al tempio di Yashiro, che dall’alto del monte domina l’Isola del canto – Uta-jima –, come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti. Shinji è un giovane pescatore, Hatsue la figlia dell’uomo più ricco dell’isola. Quando i pettegolezzi minacciano di dividerli, il giovane dovrà mettere in gioco la propria vita per dimostrare il suo valore e non rischiare di perdere la sua giovane innamorata.
Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questa storia d’amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneità e semplicità. Un racconto che, per la sua raffinata sensibilità, occupa un posto di rilievo nella vasta produzione di Yukio Mishima.