Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, sfuggire alla sua stretta?
Dopo dieci anni sottratti al logoramento di una violenza sottile e
pervasiva tra le mura di casa, finalmente un figlio può voltarsi e
narrare la sua disgraziata famiglia e il tabù di questa censura “con la
forza brutale del romanzo”. E celebrare così un lacerante anniversario:
senza accusare e senza salvare, con una voce “scandalosamente calma”,
come scrive Emmanuel Carrère a rimarcarne la potenza implacabile.
Il
racconto che ne deriva è il ritratto struggente e lucidissimo di una
donna a perdere, che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli
occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui
possesso e richiesta d’amore sono i lacci di un unico nodo.
L’isolamento stagno a cui li costringe viene infranto a tratti dagli
squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico
compagno di scuola, da un’amica della madre che viene presto
bandita.
In questo
microcosmo concentrazionario, a poco a poco si innesta nel figlio, e nei
lettori, un desiderio insopprimibile di rinascita – essere sé stessi,
vivere la propria vita, aprirsi agli altri senza il terrore delle
ritorsioni. Con la certezza che, per mettersi in salvo, da lì niente può
essere salvato.
L’anniversario è
prima di tutto un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il
totalitarismo della famiglia. Ci ferisce con la sua onestà, ci disarma
con il suo candore, ci mette a nudo con la sua verità. È lo schiaffo
ricevuto appena nati: grazie a quel dolore
respiriamo.
Dieci
anni fa, quel giorno, ho visto i miei genitori per l’ultima volta. Da
allora ho cambiato numero di telefono, casa, continente, ho tirato su un
muro inespugnabile, ho messo un oceano di mezzo. Sono stati i dieci
anni migliori della mia vita.
Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975. È autore, fra gli altri, dei romanzi Cordiali saluti (Einaudi 2005), Se consideri le colpe (Einaudi 2007, Feltrinelli UE 2021; premi Super …