L'aria che mi manca

Storia di una corta infanzia e di una lunga depressione

di Luiz Schwarcz

Luiz Schwarcz porta con sé la storia di una famiglia che ha abbandonato tutto per sfuggire al terrore nazista: suo padre, ebreo ungherese, è riuscito a scappare, solo, da un treno diretto al campo di sterminio di Bergen-Belsen, lasciando il padre Láios nel vagone che lo avrebbe portato alla morte; sua madre, croata, all’età di tre anni ha dovuto memorizzare un nuovo nome, falso, per intraprendere con la famiglia un viaggio che li avrebbe portati prima in Italia e poi dall’altra parte dell’Atlantico. I due, André e Mirta, si incontrano in Brasile: hanno iniziato entrambi una nuova vita, ma non riescono a liberarsi dei ricordi dolorosi del passato. Figlio unico, fin da bambino Luiz sente sulle spalle una doppia responsabilità: cancellare il senso di colpa di André per non aver salvato Láios e cementare il matrimonio di André e Mirta, un’unione piena di silenzio, dolore e incompatibilità. Assumere e sostenere questo ruolo, però, sarà per lui fonte di un’angoscia che lo accompagnerà per tutta l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta.
Recuperando con sincerità questi ricordi, Luiz Schwarcz costruisce un racconto limpido e toccante di come depressione e traumi, propri e altrui, possano togliere il fiato a chiunque e avvelenare – rimanendo sottotraccia – anche le vite apparentemente più serene.

Un racconto limpido e toccante sulla famiglia, la colpa e la depressione.

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Luiz Schwarcz

Luiz Schwarcz nasce a San Paolo nel 1956. Editore della casa editrice brasiliana Companhia das Letras, ha scritto e pubblicato due libri per l'infanzia.
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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 20 Gennaio 2022
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 180
  • Prezzo: 16,00 €
  • ISBN: 9788807034824
  • Genere: Narrativa
  • Traduttore: Roberto Francavilla