"Le assaggiatrici" di Rosella Postorino diventerà un film
Le assaggiatrici di Rosella Postorino diventerà un film e sarà diretto da Silvio Soldini con un cast internazionale, oltre che diverse coproduzioni europee.
"Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame." Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.
Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.
Un romanzo che ha già riscosso un grande interesse internazionale.
“Sin dalle prime pagine ho capito che dovevo pubblicarlo. Mi ha ricordato The Reader, ma nello stesso tempo è una storia mai sentita, unica.”
Amy Einhorn, vicepresidente di Flatiron Books, Usa
Rosella Postorino (Reggio Calabria, 1978) è cresciuta in provincia di Imperia, vive e lavora a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell'antologia Ragazze che dovresti …
Le assaggiatrici di Rosella Postorino diventerà un film e sarà diretto da Silvio Soldini con un cast internazionale, oltre che diverse coproduzioni europee.
Rosella Postorino con Le assaggiatrici e Rocco Civitarese con Giaguari invisibili, sono tra i finalisti del Premio Brancati 2019, rispettivamente per la sezione "Narrativa" e sezione "Giovani". Il Premio è giunto alla 50° edizione.
Rosella Postorino, autrice de Le assaggiatrici, si aggiudica la seconda edizione del Premio Wondy di letteratura resiliente. Quest’anno è stato Mario Calabresi a presiedere la giuria, composta da una rosa di giornalisti, accademici, scrittori e personalità del mondo della cultura e della comunicazione.
Presentati i finalisti del Premio Letterario nazionale Chianti 32ma edizione. Tra i cinque titoli Le assaggiatrici di Rosella Postorino.
I Gruppi di Lettura della trasmissione di Radio 3 Fahrenheit hanno scelto come Libro dell'Anno 2018 Le assaggiatrici, di Rosella Postorino. La nomina durante l'ultima serata di "Più libri più liberi", la fiera romana della piccola e media editoria.
Rosella Postorino con Le assaggiatrici ha vinto il Premio Campiello 2018.
Rosella Postorino ha vinto la trentaquattresima edizione del premio letterario Rapallo, riconoscimento dedicato alle donne scrittrici promosso dal Comune di Rapallo.
Il premio Pozzale di Empoli, intitolato al critico letterario Luigi Russo, è stato assegnato a due opere di narrativa e una di saggistica. Le opere in concorso segnalate dalla Giuria e dal Comitato erano 22. Tra le opere vincitrici Le assaggiatrici di Rosella Postorino. Ora la parola spetta alla Giuria Popolare.
Le assaggiatrici è tra i tre finalisti della quattordicesima edizione del Premio Letterario Manzoni – Città di Lecco Romanzo Storico.