Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
“Quando, il 14 luglio 1789, la serratura della Bastiglia cedette e la sommossa liberatrice riempì i corridoi della folla, la cella di Sade era vuota. Alcuni giorni prima, il 4 luglio, il governatore aveva chiesto il trasferimento di questo personaggio, il cui umore andava tanto d’accordo con gli avvenimenti. Il disordine di allora ebbe questa conseguenza: i manoscritti del marchese, dispersi, andarono smarriti, scomparve il manoscritto delle Centoventi giornate. E questo libro domina, in un certo senso, tutti i libri, poiché contiene la verità di quello scatenamento che l’uomo è nella sua essenza, ma che è obbligato a frenare e a tacere. […] Più tardi, il manoscritto fu ritrovato, ma il marchese ne rimase privo: lo credette definitivamente perduto e questa certezza lo accasciò: era ‘la più grande disgrazia che il cielo avesse potuto riservargli’. Morì senza poter sapere che in realtà quel libro, che egli immaginava perduto, doveva collocarsi più tardi fra i ‘monumenti imperituri del passato’.” Georges Bataille
Donatien-Alphonse-François de Sade (1740-1814) è stato uno scrittore a cavallo tra fine Settecento e Ottocento. Più volte incarcerato per reati connessi alle sue pulsioni sessuali, è considerato uno dei più …