Le memorie di Sherlock Holmes

di Arthur Conan Doyle

“Seguo i miei metodi, e decido io quanto rivelare. È il vantaggio di agire in veste non ufficiale.

Undici superbi racconti apparsi su rivista tra il dicembre del 1892 e il dicembre del 1893, che vedono apparire per la prima volta sulla pagina due personaggi chiave dell’universo creato da Arthur Conan Doyle: la perfida controparte criminale di Holmes, Moriarty, e l’indolente, geniale fratello del nostro detective, Mycroft Holmes. Alla capace penna di Watson questa volta Holmes decide di affidare anche il suo primo caso, Il mistero della Gloria Scott, affinché lo trasmetta ai posteri, assieme a un altro caso giovanile, Il cerimoniale dei Musgrave, in cui un compagno di università di Holmes cerca il suo aiuto per risolvere una sparizione e un indovinello vecchio due secoli. Passando per un contabile che deve inspiegabilmente spendere le proprie giornate a trascrivere la guida telefonica di Parigi, la misteriosa sparizione di un cavallo da corsa purosangue, e giovani fanciulle greche sparite nel nulla, si giunge all’apice de Il problema finale, il racconto che vede il celebre detective di Baker Street in una lotta all’ultimo sangue con la sua nemesi, il “Napoleone del crimine”, Moriarty. Un grande sollievo per Doyle, felice di liberarsi della sua ingombrante creatura, che scatenò però nei lettori anglofoni di tutto il mondo una profonda isteria, impensabile fino a quel momento per un personaggio letterario, come ben ricostruisce Giancarlo Carlotti nella sua postfazione, Ucciderò Sherlock Holmes.

 

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Arthur Conan Doyle

Sir Arthur Ignatius Conan Doyle (Edimburgo, 1859 - Crowborough, 1930) fu autore molto prolifico e contribuì a fondare o reinventare generi che spaziano dal giallo al soprannaturale, dalla fantascienza al romanzo …

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