“Le passioni adolescenziali bruciano di ideali e speranze: quando si spengono, lasciano sciami di infelicità”
Perché gli adolescenti sono tristi, e da che cosa deriva il loro senso di inadeguatezza nei confronti del mondo che li circonda? Come si articolano, e come si intrecciano le esperienze psicopatologiche, e quelle creative? Sono inconciliabili, o sono possibili reciproche influenze? Eugenio Borgna indaga le malattie dell’anima che sono presenti negli adolescenti, e cerca di dare voce alle loro attese, e alle loro inquietudini. Certo, nell’area sconfinata delle passioni è necessario distinguere – cosa che è di radicale importanza clinica – la malinconia, la tristezza vitale, che fa parte della vita di ogni giorno, e che
non è malattia, dalla depressione, che è malattia, e ha bisogno di cure (anche) farmacologiche. Eugenio Borgna ci invita a essere consapevoli del grande valore che in psichiatria e nella vita hanno le parole, quelle che si dicono e quelle che si ascoltano. Nella conoscenza del
senso delle passioni fragili, la psichiatria è aiutata dalla poesia: da quella, in particolare, di Giacomo Leopardi,
di Emily Dickinson, di Guido Gozzano, e di Antonia Pozzi. Sono, queste, le linee tematiche di un libro sulle passioni fragili, che non sempre si sanno riconoscere nella loro fenomenologia.