A chi sostiene che tutti avremmo bisogno di andare in terapia Emily Mignanelli risponde che dovremmo affidarci ai migliori terapeuti in circolazione: i bambini.
Loro, che sono profondamente ancorati alla vita, sanno illuminare le vie da indagare. Loro, che non hanno sovrastrutture, riescono a trovare le soluzioni più efficaci. Gioco, parola, verità le loro carte vincenti.
Loro siamo
noi. Il piccolo precede il grande e tutti siamo nati dal bambino che eravamo.
Questo libro è un viaggio per ricostruire la nostra storia familiare e personale. Prendendo in prestito vicende
di bambine e bambini percorreremo i sentieri che possono permettere a tutti noi di giungere alla guarigione intima, profonda, delle nostre esistenze.
Questo libro è anche un rito iniziatico al contrario: tornare bambini significa recuperare le nostre infanzie, riscrivendole con le giuste coordinate. I bambini saranno i nostri pazienti e al tempo stesso i nostri terapeuti.
In questo gioco dello specchio cammineremo sul filo
che separa l’illusione dalla consapevolezza.
Nella tregua del giudizio, nel luogo sospeso dove non ci sono vittime né carnefici, ma solo eventi, dati e situazioni, troveremo gli equilibri dell’identità e della sua cura.
Perché cercarli?
Perché tutti meritiamo di vivere bene e rimanere connessi alla vita, perché tutti dobbiamo preservarla per chi verrà.
Un viaggio intimo nella nostra infanzia e nella nostra storia familiare per ripulirci dalle ragnatele del passato.
“Emily non le manda a dire: le dice lei. Le parole taciute, sofferte, schivate. Quelle che scavano a fondo alla ricerca della verità. Le sue lezioni sono viaggi dentro se stessi perché è lì che si torna, quando si cerca la verità.”
“Emily ha riferimenti pedagogici solidi e sa parlare in modo accattivante, coinvolgente e simpatico, ma, dopo un po’ di riflessioni personali,
arriva come un pugno allo stomaco.”
Dai partecipanti ai suoi corsi