Licenziare i padroni?

di Massimo Mucchetti

Per la prima volta dalla nazionalizzazione dell'energia elettrica che gelò la Borsa per trent'anni, il grande capitalismo italiano pubblico e privato ha avuto dalla sua per un lungo periodo di tempo i mercati finanziari. La decisione dello stato di privatizzare le imprese pubbliche e le inchieste giudiziarie di Mani pulite avevano creato l'opportunità di aumentare il numero delle grandi imprese efficienti e di costruire una democrazia economica basata sulla trasparenza e la concorrenza. Alla prova dei fatti, invece, il capitalismo italiano ha meno protagonisti di prima: più grandi e più deboli, e questo perché i nuovi padroni del vapore hanno usato i soldi del mercato per regolare i conti fra loro anziché investirli nella crescita vera della grande impresa. Il bilancio è sconsolante. Tra il 1986 e il 2001, la Fiat, il primo gruppo industriale del paese, ha distrutto ricchezza per 27 mila miliardi di lire, la Montedison per 9 mila, Olivetti per 14 mila, Pirelli per 4 mila. Contrariamente ai pregiudizi, lo stato imprenditore può vantare ottimi risultati: l'Eni ha creato ricchezza per 36 mila miliardi, l'Enel per 22 mila, Telecom, addirittura, per 94 mila miliardi di lire. Non a caso i nuovi padroni del vapore, confermando un'antica profezia del grande banchiere Enrico Cuccia, stanno cercando di comprare i monopoli pubblici in fase di lenta liberalizzazione. E la Fininvest? In sedici anni ha fatto "guadagnare" al suo proprietario 11 mila miliardi di lire. A differenza degli Agnelli, che nel 1990 hanno avuto paura di conquistare gratis la Chrysler, Silvio Berlusconi ha avuto il coraggio, nel suo momento di maggior debolezza, di dare la scalata a un intero paese, l'Italia, per salvare le proprie aziende e la loro posizione dominante sul mercato dei media. Nell'Italia del centrodestra che sogna il diritto al licenziamento senza giusta causa dei lavoratori, è arrivato il momento di chiedersi se e come lo stesso provvedimento possa essere preso verso gli azionisti di comando quando le giuste cause sono, nel loro caso, così frequenti.
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Massimo Mucchetti

Massimo Mucchetti (Brescia, 1953) è oggi senatore della Repubblica. Ha lavorato al “Corriere della Sera” dal 2004 al 2013. In precedenza, era stato a “l’Espresso” per diciassette anni. E prima …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 20 Maggio 2004
  • Collana: Universale Economica Saggi Rossi
  • Pagine: 249
  • Prezzo: 7,50 €
  • ISBN: 9788807818196
  • Genere: Tascabili
Giorgio Bocca: I cattivi padroni nell’inchiesta di Mucchetti

Giorgio Bocca: I cattivi padroni nell’inchiesta di Mucchetti

A distanza di quasi mezzo secolo dai Padroni del vapore di Ernesto Rossi, parte l´inchiesta di Mucchetti Licenziare i padroni?. Grandi coglioni a volte, privilegiati sempre.
Roma: Massimo Mucchetti presenta Licenziare i padroni?

Roma: Massimo Mucchetti presenta Licenziare i padroni?

La registrazione audio della presentazione di Licenziare i padroni? di Massimo Mucchetti - 25 marzo 2003 Roma - con la partecipazione dell'autore e di Cesare Romiti, Roberto Colaninno, Guglielmo Epifani, Pierluigi Bersani e Giovanni Valentini.

Massimo Mucchetti: intervista su Licenziare i padroni?

‟Carlo Feltrinelli mi ha chiesto per la prima volta di scrivere un libro sul capitalismo italiano sei o sette anni fa durante una colazione dai suoi amici della Vitale & Borghesi, una piccola banca d’affari milanese che oggi è diventata la filiale italiana della maison Lazard. Pensava che la testimonianza di un giornalista attento ai bilanci più che ai pettegolezzi, milanese più che romano, potesse essere interessante. Ma allora non accettai”.
Massimo Mucchetti, 49 anni, vicedirettore de ‟L’Espresso”, comincia a spiegare il suo libro Licenziare i padroni? con un ricordo personale. E quasi se ne scusa: ‟Rievoco l’origina remota, in un certo senso privata, di questo lavoro non per suggerire chissà quali interminabili pensamenti, ma solo per ricordare perché, pur avendo in mente l’idea, allora non ne feci nulla: a mio avviso, a metà degli anni novanta, scrivere un libro come questo sarebbe stata una manifestazione di estremismo”.

Le presentazioni di Licenziare i padroni?

La registrazione audio della presentazione di Licenziare i padroni? di Massimo Mucchetti - 13 marzo 2003 a Milano - con la partecipazione dell'autore, di Giulio Anselmi (ex direttore "L'Espresso"), Sergio Siglienti (ex presidente Comit), Innocenzo Cipolletta (presidente della Marzotto, e in precedenza, per 10 anni, direttore generale di Confindustria) Salvatore Bragantini (Commissario Consob).
E infine la registrazione video di parte del dibattito a "L'infedele" con Gad Lerner e Francesco Cossiga, 8 marzo 2003.