“Chi sogni? Vieni, vieni a me. Mi chiamo Azami. Sono il fiore che culla la notte.”
Il fiore del cardo, bello ma pieno di spine, emblema dell’indipendenza e della vendetta, unisce e racchiude le cinque storie che Aki Shimazaki tesse nei romanzi che compongono questo ciclo. Cinque protagonisti, cinque vite solo all’apparenza parallele, ma cucite da spine sottili. La tranquilla esistenza di Mitsuo Kawano è sconvolta dall’incontro in un club di lusso con Mitsuko, il suo primo amore di gioventù, che ora è un’entraîneuse. Qualche tempo dopo, quella stessa donna apre una libreria e, insieme al figlio Tarō, conduce una vita molto appartata. Ma il passato non si può lasciare alle spalle: un giorno, in negozio si presenta una signora dell’alta società che cerca proprio Mitsuko. Gorō Kida è il presidente di una grande azienda. Ha tutto ciò che desidera, finché il suo scintillante mondo si sgretola, travolgendolo con umiliazioni professionali e sentimentali. Atsuko pensa di vivere felice nella sua fattoria con i figli e il marito Mitsuo, finché non riappare nella sua vita Fukiko, un’amica dei tempi del liceo, bella e affascinante come in passato, e tormentose sensazioni riaffiorano. Tarō, sordomuto e orfano di padre, è un modello e un pittore di talento. Con l’improvvisa morte della madre Mitsuko, dal passato emergono misteri e segreti con cui il giovane deve confrontarsi. Coincidenze e simbologie impreziosiscono una scrittura evocativa ma essenziale, con cui Aki Shimazaki affronta il tema della perdita, della diversità, dell’abbandono ed esplora i sentieri tortuosi del desiderio e delle passioni, dipingendo vite che celano spesso verità inconfessabili.