Londra immaginata

di Anna Quindlen

Affermata scrittrice e giornalista, Anna Quindlen, ha nutrito fin da bambina una vera e propria passione per la lettura, che l'ha portata a conoscere le opere più svariate della letteratura mondiale, dai classici del Settecento e dell'Ottocento agli autori impegnati che operarono tra le due guerre, fino agli scrittori della tradizione più moderna. Ed è grazie a queste sue letture che ha sviluppato un amore per quella che, secondo lei, è una città fondamentale e un punto di riferimento essenziale per chiunque si interessi di letteratura: Londra. Qui disegna una Londra letteraria successivamente ripercorsa dalla conoscenza personale: si va da quella grigia e nebbiosa dell'immediato dopoguerra, ancora segnata dai bombardamenti nemici, uscita dalla penna di Patricia Wentworth, a quella dei derelitti di dickensiana memoria, e ancora a quella ironica e briosa popolata dagli altezzosi personaggi di Evelyn Waugh oppure alla Londra delle figure contraddittorie e inquietanti uscite dalle pagine di Virginia Woolf. Ne viene fuori il disegno di una città che integra meravigliosamente la tradizione con il nuovo più sorprendente e che riesce ancora ad affascinarci per la sua unicità.
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Anna Quindlen

Anna Quindlen ha cominciato la sua carriera nel giornalismo, lavorando per il ‟New York Post” e successivamente per il ‟New York Times”. Nel 1992 ha vinto il premio Pulitzer per …
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Anna Quindlen presenta Londra immaginata

Anna Quindlen presenta Londra immaginata

Anna Quindlen ha cominciato la sua carriera nel giornalismo, lavorando per il ‟New York Post” e successivamente per il ‟New York Times”. Nel 1992 ha vinto il premio Pulitzer per il giornalismo. È autrice di quattro romanzi, bestseller negli Stati Uniti, e di opere di non-fiction. Dal 1999 scrive regolarmente su ‟Newsweek”. In Londra immaginata disegna una Londra letteraria successivamente ripercorsa dalla conoscenza personale: si va da quella grigia e nebbiosa dell’immediato dopoguerra, ancora segnata dai bombardamenti nemici, uscita dalla penna di Patricia Wentworth, a quella dei derelitti di dickensiana memoria, e ancora a quella ironica e briosa popolata dagli altezzosi personaggi di Evelyn Waugh oppure alla Londra delle figure contraddittorie e inquietanti uscite dalle pagine di Virginia Woolf. Un’intervista.