William Hoek, quattordici anni, è appena fuggito da un istituto d’igiene mentale. Di soprannome fa Lowboy, perché è lunatico, imbronciato, giù di corda e perché gli piacciono i treni della sotterranea. Non per nulla, quando lo vediamo per la prima volta è nel metrò di New York, su uno dei suoi treni prediletti. All’imperturbabile sikh di età avanzata che gli siede accanto confida il suo segreto: lo sanno, loro, che il mondo morirà tra sei ore, bruciato? E che l’unica maniera per impedire che ciò avvenga è che lui, Lowboy, perda la verginità?
Intanto il detective Ali Lateef, al secolo Rufus Lamarck White, noto in tutto il dipartimento per la sua passione per acrostici e anagrammi, è alle prese con la madre del fuggiasco, Violet Hoek. Ali Lateef, così ribattezzato a quattro anni dal padre diventato Muhammad Jeroboam, è il capo della sezione ‟Scomparsi Speciale Categoria”. Nutre un autentico amore per l’invisibilità e ha una specie di invidia della scomparsa.
Oscure storie che riemergono dal passato di Lowboy e di sua madre Violet (per la quale Ali dimostra rapidamente di provare un debole), rebus, anagrammi, tracce misteriose, incontri con le originali creature che abitano i sotterranei della Grande Mela guidano il detective nella sua ricerca contro il tempo, anche perché senza medicine il ragazzo diventa pericoloso per sé e per gli altri.