Il Giappone delle sette religiosi, l'India dell'ascesi e della pace interiore, il richiamo dell'Italia, terra di artisti. Sono questi gli elementi decisivi che fanno da sfondo alla delicata educazione sentimentale narrata da Banana Yoshimoto in questo onirico e toccante romanzo di formazione. Mao è una ragazzina che vive in una comunità religiosa sorta attorno alla carismatica figura della nonna veggente. Ma la setta, dopo la morte della fondatrice, si è trasformata in una disordinata accolita di esaltati paranoici. Mao, dotata di qualche potere sovrannaturale e di un singolare talento artistico, se ne allontana e va a vivere con Hachi, al quale la legano una profetica promessa e una passione smemorante. Hachi, però, ha deciso di tornare nel suo paese di adozione, l'India, per un rito spirituale destinato a durare tutta la vita. L'inevitabile fine della storia d'amore, e forse della giovinezza, è siglata dal sogno di un appuntamento (l'ultimo) davanti alla celebre statua del cagnolino Hachiko e all'albeggiare di una rinnovata percezione dell'esistenza e di un più maturo equilibrio.