L'uomo artigiano

di Richard Sennett

Saper fare bene le cose per il proprio piacere: una regola di vita semplice e rigorosa che ha consentito lo sviluppo di tecniche raffinatissime e la nascita della conoscenza scientifica moderna. Fabbri, orafi, liutai univano conoscenza materiale e abilità manuale: mente e mano funzionavano rinforzandosi, l'una insegnava all'altra e viceversa. Ma non è il solo lavoro manuale a giovarsi della sinergia tra teoria e pratica. Perché chi sa governare se stesso e dosare autonomia e rispetto delle regole, sostiene Sennett, non solo saprà costruire un meraviglioso violino, un orologio dal meccanismo perfetto o un ponte capace di sfidare i millenni, ma sarà anche un cittadino giusto.
L'uomo artigiano racconta di ingegneri romani e orafi rinascimentali, di tipografi parigini del Settecento e fabbriche della Londra industriale, un percorso storico attraverso cui Sennett ricostruisce le linee di faglia che separano tecnica ed espressione, arte e artigianato, creazione e applicazione. Il miglior esempio di ‟saper fare” moderno? Il gruppo che ha creato Linux, gli artigiani della moderna cattedrale informatica. L'uomo artigiano infatti non è un libro nostalgico, ma una ricerca intorno al significato più profondo di ‟lavoro fatto a regola d'arte”.
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Richard Sennett

Richard Sennett ha fondato il New York Institute for the Humanities e oggi insegna Urban studies alla London School of Economics e alla Harvard University. È Senior fellow presso il Center …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 27 Novembre 2008
  • Collana: Campi Del Sapere
  • Pagine: 320
  • Prezzo: 25,00 €
  • ISBN: 9788807104398
  • Genere: Saggistica, Università
  • Traduttore: Adriana Bottini
La riscoperta dell’uomo artigiano. Intervista al sociologo Richard Sennett

La riscoperta dell’uomo artigiano. Intervista al sociologo Richard Sennett

‟Con l’espressione ‘uomo artigiano’ non mi riferisco solamente a chi pratica un lavoro manuale artigianale, ma a chi si impegna nel fare un buon lavoro, nell’arte del saper fare, e ne sviluppa le abilità specifiche. Una vasta gamma di lavori richiede tecniche complesse. Pensiamo anche alle infermiere. Forse non hanno bisogno di un lungo addestramento, ma le loro tecniche sono raffinate e utilissime alla società. Su questo tema è importante evitare lo snobismo, non pensare che solo professioni molto complicate richiedano abilità sofisticate. ‟