Quirino Conti disegna i nessi storici che vedono la trasformazione del sarto in couturier, la bottega in atelier, il couturier in stilista, gli stilisti in fabbrica della Moda. Ricama fondamentali ‟considerazioni su una giacca”, divaga ‟sul leggero e sul pesante”, inventa categorie come ‟rottamatori”, ‟addobbatori”, ‟pleonastici”, ‟indistinguibili”, scrive pagine definitive sul ‟sesso della Moda” e raccoglie, come in una quadreria, ritratti memorabili di protagonisti memorabili: Balenciaga, Chanel, Saint-Laurent, Armani, Versace. E fa sentire, lungo tutto il percorso di queste ‟conversazioni”, come la Moda non sia altro che una continua postulazione di ‟modernità”, di uno stile che assomma e unifica reperti e intuizioni. La Moda è insomma ombra del Tempo. E a questa ‟ombra” Quirino Conti rende un tributo struggente di passione, immaginazione ed esperienza.
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Quirino Conti
Quirino Conti, “stilista occulto”, come lo ha definito Natalia Aspesi,
è architetto, scenografo, costumista.Con Feltrinelli ha pubblicato Mai il mondo saprà. Conversazioni sulla moda (2005).
![Quirino Conti e Wlodek Goldkorn discutono di Mai il mondo saprà](/media/copertina/quarta/47/9788807490347_quarta.jpg.200x300_q50.jpg)
Quirino Conti e Paolo Soraci presentano Mai il mondo saprà
La registrazione è stata effettuata il 19 aprile 2005, a Milano, presso la libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte.