Di cosa è fatta la sostanza che
tiene insieme i nostri corpi? È diversa da quella che compone gli astri?
Quando Democrito, tra il V e il IV secolo a.C., disse che siamo
composti di atomi, furono in pochi a credergli. Bisognerà aspettare
Galileo e Newton, e poi altri quattrocento anni, prima di ricostruire i
componenti elementari della materia e scoprire che tutto quello che ci
circonda ha caratteristiche davvero particolari, che accomunano le
stelle più distanti ai fiori di campo, una supernova esplosa a noi. Le
proprietà della materia che noi diamo per scontate sono in realtà il
culmine, piuttosto irregolare, di un’evoluzione cominciata quasi
quattordici miliardi di anni fa. Con la chiarezza che lo
contraddistingue, Guido Tonelli spiega come fanno le particelle
elementari a combinarsi in forme stravaganti per costruire stati
quantistici correlati, zuppe primordiali di quark e gluoni o massicce
stelle di neutroni, ed esplora i limiti della scienza, dove la solidità
della materia si rivela nulla più che una comoda illusione. Un viaggio
sorprendente nella fisica contemporanea per guardare all’universo, e
forse anche a noi stessi, con occhi nuovi.
“Sì, siamo polvere, ma, per la precisione, polvere di stelle. Qualcosa di profondo ci unisce agli astri più luminosi.”