Molto si è scritto sulla Resistenza nell'Italia centrosettentrionale, troppo poco sul Regno del Sud, sulle esperienze di soldati e civili, uomini e donne, gente di campagna e di città dopo lo spartiacque dell'8 settembre. Enzo Santarelli ci consegna una testimonianza insieme storica e autobiografica, restituendoci il suo incontro con il Mezzogiorno quando, ventenne, lo percorse in lungo e in largo, dalle città alla regioni periferiche, ora seguendo il flusso degli sbandati civili e militari, ora andando contro corrente in cerca di risposte sul futuro del paese dopo la sconfitta del fascismo, percependo la confusione, la vitalità, le istanze di rinnovamento e le contraddizioni del Sud. E' così che la scoperta di una realtà sociale e politica coincide, per Santerelli, con la scoperta della politica stessa e della questione nazionale, in una fase di transizione e di scontro. A mezzo secolo di distanza lo storico riflette sulla sua formazione, su uno "sbandamento" che tuttora dura, sul modellarsi di un'identità, complessa e irrisolta, che continua a porre domande.