Mikrokosmos

Poesie 1951-2004

di Edoardo Sanguineti

“Mi autoproduco, fragile, mi clono, stacco me da me stesso, e a me mi dono”

Mikrokosmos, come l’opera per pianoforte del compositore ungherese Béla Bartók, 153 pezzi di difficoltà progressiva destinati allo studio dello strumento: a quella si rifà questo volume, nell’idea di un piccolo universo autonomo e di una lingua della poesia (là della musica) concretamente radicata nella realtà materiale. Unica antologia di versi pubblicata da Sanguineti, ripercorre l’intera opera poetica dell’autore. È questo in realtà un libro autonomo piuttosto che una semplice selezione o una panoramica, capace di rendere conto di un’attività più che cinquantennale e di delineare una nuova immagine del poeta e della sua opera. Tanto da poter parlare, per certi versi, di una vera raccolta originale, poiché il lavoro di selezione e montaggio non è stato ridotto a una tecnica di taglio e incollatura, ma è un modo di costruzione che permette di rappresentare tutti i generi e i linguaggi praticati da Sanguineti. L’apparente babele stilistico-formale è, in un gioco di corrispondenze tra ideologia e linguaggio, l’espressione necessaria, quasi inevitabile, perché ogni elemento del mondo reale possa trovare collocazione e cittadinanza.

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Edoardo Sanguineti

Edoardo Sanguineti (1930-2010) è stato uno dei protagonisti delle neoavanguardie del secondo Novecento. Poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore e saggista, è stato tra i membri fondatori del Gruppo 63 e …

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Sanguineti poeta globale

Sanguineti poeta globale

Edoardo Sanguineti si apre e parla di sé, dei suoi gusti e della sua vita. Un libro originale Mikrokosmos dove si vengono a conoscere aspetti inediti della sua vita. È un'antologia di poesie, densa di riferimenti culturali e storico-sociali come tutta la sua produzione letteraria. Però è arricchita da una biografia e dalle "risposte a un questionario" dove si viene a sapere, tra le altre cose, che uno degli intellettuali più significativi del Novecento italiano, da piccolo voleva fare il ballerino. Però, per sbaglio, gli venne diagnosticata una grave malattia cardiaca e dovette rinunciare al suo sogno. La cosa più cara per Sanguineti è la moglie Luciana e la sua paura più grande è il dolore fisico. Vorrebbe vivere nell'Africa nera e ama le aringhe crude. Del suo aspetto fisico non cambierebbe niente, "ognuno ha la faccia e il naso che si merita". I suoi poeti sono Lucrezio, Dante e Baudelaire. I film più amati, i primi tre di Buñuel. L'eroina? Rosa Luxemburg. Tutte informazioni che un attento lettore di Sanguineti sa già rintracciare nei suoi testi.