Musica

di Yukio Mishima

“La musica non smetteva, traboccava come una sorgente e irrigava la mia anima completamente inaridita.”

Un giorno d’autunno, alla porta dello psicanalista Shiomi Kazunori si presenta un’affascinante ragazza di nome Reiko. La giovane è bella, di ottima famiglia, laureata e impiegata in una ditta di import-export, nonché fidanzata con un collega avvenente. Tuttavia Reiko risente di un disturbo piuttosto peculiare: non riesce a sentire la musica, al suo posto avverte solo silenzio. Pur decidendo di aiutare la giovane donna a comprendere le origini del problema, il dottor Shiomi non è convinto che la paziente gli stia dicendo tutta la verità. Più la terapia procede, più questa convinzione trova le proprie conferme nelle immagini e nei racconti della donna: Reiko gli sta mentendo, e il disturbo di cui soffre è molto più debilitante, e ha radici profonde. È il corpo di lei a non risuonare, a non rispondere al richiamo del piacere, e trovare una soluzione potrebbe rivelarsi un’impresa più complessa e più rischiosa di quanto il medico potesse mai prevedere. Perché un corpo incapace di percepire le più sublimi sinfonie non ha scrupoli nel combattere la sordità. In un mondo dominato dagli uomini e dalla loro concezione del piacere, Mishima stravolge le idee preconcette sulla sessualità femminile e ci trasporta in un viaggio nel labirintico inconscio di una donna che vuole riappropriarsi completamente di se stessa.
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Yukio Mishima

Yukio Mishima (Tōkyō, 1925-1970), pseudonimo di Kimitake Hiraoka, è considerato uno dei massimi scrittori giapponesi del ventesimo secolo. Autore di opere teatrali e sceneggiatore cinematografico, fu anche regista e attore. …

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