Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
La biodiversità italiana, figlia dei venti. Italian Biodiversity, Daughter of the Wind
Questo è, innanzitutto, un libro sulla bellezza, su tutta la bellezza che continua a essere il patrimonio del nostro paese. Una bellezza visibile. Una bellezza che si tocca. Una bellezza che comincia dalla biodiversità, dalla varietà veramente immensa di organismi vegetali e animali. Una bellezza che ha a che fare con i venti che spirano, buoni, nel mare chiuso e si fanno più dolci dentro la cornice protettiva dei monti e delle colline.
Il prosciutto di San Daniele non avrebbe la sua fragranza senza la Bora che si infrange contro le Dolomiti e la pasta buona si fa a Gragnano nella galleria del vento perché lì la brezza di Castellammare di Stabia si incontra con l’aria fresca del Vesuvio. I venti che portano la risposta della bontà e della bellezza. Eccoli. In questo libro impariamo di quante sfumature è fatta la biodiversità italiana. E lo impariamo regione per regione, prodotto per prodotto. Ma anche paesaggio per paesaggio, città per città come se bontà e bellezza volessero anche luoghi e nomi. Luoghi e nomi di una magia tanto semplice quanto delicata. Come semplici e delicati sono i diversi “caratteri” degli italiani di cui ci racconta Alessandro Baricco. Ed è questa un’urgenza che torna a livelli diversi, negli interventi di Paolo Crepet, di Carlo Petrini, di Vittorio Sgarbi e di Giovanni Soldini.
Ricco di mappe, numeri sorprendenti (lo sapevate che ci sono in Italia 63 razze caprine autoctone e 538 cultivar di olive?), curiosità preziose (la terra riscaldata che fa crescere l’asparago violetto nella piana di Albenga), testimoni attivi della biodiversità. Nel blu è un libro necessario, un antidoto a tutte le forme di catastrofe, fra le quali va annoverata l’ignoranza, e massimamente l’ignoranza della terra chiamata Italia.
“Sembra un paradosso, in un paese di tanta bellezza ci siamo così abituati a guardare al brutto fino a perdere le speranze. Noi, tocca a noi. Noi salveremo l’Italia e ce la faremo, aiutati da tanta bellezza, se torneremo a essere capaci di guardarla, capirla, gioirne, narrarla e, perché no?, venderla.” Oscar Farinetti
Natale Oscar Farinetti, detto Oscar, è un imprenditore. Nato ad Alba, capitale delle Langhe, nel 1954, comincia nel 1978 a lavorare con il padre nel supermercato Unieuro. A metà degli …