“Tutto ciò che esiste, per Nietzsche, esiste perché ha avuto la forza di imporre le condizioni della propria esistenza”
È molto diffusa l’idea che identifica Nietzsche come il grande demolitore della metafisica occidentale, e delle abitudini di pensiero da essa derivate. Ma questo ritratto del filosofo è, nella migliore delle ipotesi, incompleto: la sua opera di decostruzione è infatti funzionale alla liberazione di nuovi sensi e significati, che non avrebbero potuto esprimersi sotto il giogo metafisico; di qui l’esigenza di spezzarlo “filosofando con il martello”. Tuttavia l’etichetta affibbiata a Nietzsche ha avuto un’ampia fortuna, e questo spiega perché la sua filosofia continui a essere accolta con un certo sospetto, amplificato dallo stile appassionato e non imparziale, spesso violento, e dalla forma frammentaria di molte delle sue opere. Nietzsche. Una guida tenta la ricostruzione organica e sistematica di un pensiero che, sparso in aforismi, è spesso stato utilizzato in maniera enfatica e oracolare oppure ridotto a un generico nichilismo senza prospettive. Analizzata l’idea di volontà e le sue espressioni nella conoscenza, nella natura, nella società, nel singolo individuo e nell’arte, Katja Galimberti affronta il perno della filosofia nietzscheana, il concetto di eterno ritorno, strettamente connesso al tema del nichilismo. In questa ricostruzione il nichilismo di Nietzsche si rivela non tanto nella parziale accezione passiva e decadente, ma soprattutto in quella attiva, condizione necessaria per inaugurare un tipo d’uomo nuovo che scavalca le definizioni della filosofia occidentale. Un saggio accurato e agile, utile a comprendere e apprezzare un pensatore che ha avuto il coraggio di “guardare in volto il negativo e raccontare agli uomini come effettivamente appare il mondo, proponendo loro di smettere di negarlo e provare ad affrontarlo e a sostenerlo”.