Patrizi, informatori, barbieri

Politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna

di Filippo de Vivo

Un canonico e un abate imprigionati nel 1606 per reati comuni; l’interdetto lanciato da papa Paolo v contro la repubblica di Venezia e la proibizione di messe e sacramenti in tutto lo stato; una ‟guerra di scritture” firmate da autori illustri (come Paolo Sarpi) o oscuri, spesso nascosti da pseudonimi fantasiosi. Questa vicenda famosa viene qui raccontata da punti di vista diversi e inattesi: il mercato di Rialto e l’anticamera del Palazzo Ducale, le calli e le botteghe – in una Venezia indimenticabile, popolata da mercanti e da spie, da nobili e da artigiani, da ambasciatori, barbieri e prostitute. Attraverso l’analisi di testimonianze d’ogni genere (libelli a stampa e manoscritti, cartelli in dialetto, pettegolezzi, denunce) emerge una storia politica in cui alto e basso, segretezza e propaganda si alternano intrecciandosi. La politica dell’informazione e l’informazione come fatto politico, ci spiega Filippo de Vivo, sono cominciate molto tempo fa. Questo libro ne ricostruisce un capitolo in maniera esemplare.
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Filippo de Vivo

Filippo de Vivo, storico dell’età moderna, dopo gli studi all’Università di Cambridge e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ha svolto attività di ricerca al Trinity College …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 22 Febbraio 2012
  • Collana: Campi del sapere/Culture
  • Pagine: 480
  • Prezzo: 29,75 €
  • ISBN: 9788807104794
  • Genere: Saggistica, Università