A proposito del tipo di divulgazione che lo ha visto imporsi negli Stati
Uniti, John Allen Paulos dice: si può conoscere Flaubert e Camus senza saper
leggere una parola di francese e, allo stesso modo, si può studiare Euler,
Gauss e Gödel senza dover risolvere equazioni differenziali. In entrambi i casi
c'è bisogno di un buon traduttore. Ecco: Paulos affronta qui la logica
(filosofica e matematica) come un ottimo traduttore e, attraverso un linguaggio
accessibile a tutti e soprattutto attraverso l'arma del comico, della battuta,
della storiella paradossale, riesce a farci percepire il lavorio e l'armonia
del pensiero. Dietro la risata dell'assurdo c'è sempre una catena
fascinosissima di snodi filosofici. "Spero di trasmettere – dice Paulos
– qualcosa dell'aroma e del succo della filosofia moderna, e di cancellare
quella diffusa sensazione che la filosofia sia una qualche guida alla vita, un
ramo della teologia o della matematica, o la pura capacità di essere stoici
davanti alle avversità." Ecco, la singolarità di questo libro è qui:
nella speciale passione del restituire, attraverso il riso, il rigore del
ragionamento, del "rimontare", passando per parabole, enigmi,
aneddoti, giochi di parole, le più ardue teorie filosofiche. Non massime
dunque, buone a tutti gli usi, ma la curiosità dell'intelligenza umana.
Un piccolo esempio: di un termine o un'espressione si dice che hanno incidenza
"estensionale" quando in una frase possono essere sostituiti con
qualsiasi altro termine con lo stesso referente, senza che la verità o falsità
della frase venga alterata. Ma ecco come una semplice barzelletta è pronta a
rendere fallace questo principio di sostituzione: Due pastori protestanti stanno
discutendo dell'attuale degrado della morale sessuale: "Io non sono mai
stato a letto con mia moglie prima di sposarci", proclama uno, "E
tu?" "Non ne sono certo", risponde il secondo, "come si
chiamava da signorina?"