"In principio era il verbo: la verbosità di un italiano e di uno
spagnolo. Erano tutt'e due anarchici. Non so come né perché mi vollero
incontrare. Non mi chiesero nulla. Volevano solo raccontarmi le loro peripezie e
un affronto. Mi dissero che quando il comitato di non intervento contro Hitler
(così lo chiamavano) aveva noleggiato una nave per fare evacuare gli sconfitti
nel Mediterraneo, i padroni del governo in agonia avevano distribuito
generosamente i biglietti d'imbarco. Ma il fatto è che solo su alcuni
biglietti c'era un timbro e sugli altri no. Sui biglietti dei miei accidentali
e loquaci amici non c'era, e perciò non potevano imbarcarsi. Non avevano
torto di ritenersi offesi e di essere disperati. Ma se il bisogno aguzza l'ingegno,
la disperazione può far sfiorare il genio e la crudeltà. Riuscirono in ogni
modo a imbarcarsi, giunsero a Montevideo, bevemmo per ore e ore e sistemammo il
futuro immediato del mondo. Come dicevo, questo fu il principio. Il resto è
facile; basta dare un'occhiata ai giornali per trovare, rifritta fino alla
nausea, la storia dell'uomo perseguitato, incalzato; la storia dell'accanimento
del forte contro il debole. Una storia che cominciò prima ancora del martirio
di Gesù, che continua, che continuerà."
(dalla Prefazione)