Piccolo Cesare

di Giorgio Bocca

La chiave del libro è nel considerare Silvio Berlusconi come un fenomeno non strettamente italiano, ma come il prodotto di una degenerazione della democrazia in atto in tutto il mondo occidentale: dall'America di Bush e del caso Enron, alla Francia in cui la sinistra vota in massa per Chirac trascurando l'opposizione a Le Pen, all'Inghilterra pseudolaburista di Blair, all'Austria di Haider fino all'Olanda di Fortuyn. Berlusconi è il sintomo italiano di una malattia mondiale che si può individuare in buona parte nel dominio assoluto del denaro sulla politica e nel liberismo sfrenato. In questa visione, il governare esclusivamente per i propri interessi, l'uso sistematico della menzogna, la demonizzazione degli avversari, lo screditamento di tutte le istituzioni e i poteri autonomi, la furia di produrre a ogni costo leggi nuove che eliminino le tracce del sistema precedente, sono l'espressione di un'anomalia italiana che sta dentro la generale anomalia di tutte le democrazie occidentali.
Mentre alcuni aspetti del fenomeno Berlusconi possono apparire folcloristici, la sua sostanza non lo è affatto, ma è anzi l'anticamera di una qualche forma postdemocratica di società che non sarà probabilmente un regime con tanto di lager e polizia segreta, ma neppure la società aperta che sembrava a portata di mano dopo la fine della Guerra fredda.
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Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 23 Maggio 2003
  • Collana: Universale Economica
  • Pagine: 185
  • Prezzo: 7,00 €
  • ISBN: 9788807817502
  • Genere: Tascabili
Giorgio Bocca: Parlamento fuori gioco informazione bloccata

Giorgio Bocca: Parlamento fuori gioco informazione bloccata

Giorgio Bocca sta ancora in montagna, villeggiante a mezza costa e alla vista del Monte Bianco. Oggi compie 82 anni e non li festeggia: «La vecchiaia è noiosa, ogni giorno un acciacco». Ma di acciacchi ne ha pochi, se è vero che ogni giorno cammina per sentieri, legge, scrive, risponde al telefono, con lo spirito battagliero e lo sguardo acuto di sempre. Fra una settimana tornerà a Milano, a inizio ottobre uscirà il suo nuovo libro, da Feltrinelli stavolta, dopo una lunga militanza in Mondadori. Si capiscono le ragioni del cambio. Il libro si intitola Il piccolo Cesare e non ci sono dubbi su chi sia il nostro piccolo Cesare, che non è il banditello di mezza tacca Cesare Rico Bandello, bullo e ignorante, interpretato da Edward G. Robinson nell’omonimo film anni trenta di Mervyn LeRoy, bensì Silvio Berlusconi, sottratto all’anedottica dei questuanti e calato nella crisi dei tempi a galleggiare…