‟Ma quella donna sei tu? Mi sono chiesta una mattina, seduta sul bordo del letto dopo aver riletto tutto il romanzo appena terminato, dopo averci fatto a botte, esserci stata così male, così bene, così tutto, quasi ogni giorno, per due anni. Ma quella donna sei tu? ho continuato a chiedermi mentre scrivevo giù la storia di questa donna ubriacona, esagerata, maldestra, pazza, piena di sofferenza, ma anche di voglia di vivere e amare, per niente pentita della sua vita sballata, fatta di amori che vanno e vengono, bottiglie di vino scolate e giornate che mica girano per il verso giusto...
Sposata con un medico (che come tutti i medici lavora moltissimo), passa lunghe giornate un po’ in giro per Parigi e un po’ appollaiata al bar di Nic, a volte ha lunghe conversazioni con Fred, il suo migliore amico nonché vicino di casa (gay). Il marito vuole andarsene a vivere con la nuova compagna. È finita. Per l’equilibrio già estremamente precario della nostra eroina è una gran botta. Tutto quello che lei tentava di tenere assieme crolla di colpo e il girotondo un po’ allegro e un po’ sinistro delle sue giornate, il suo balletto personale con l’autodistruzione prende un’accelerata. Tocca il fondo. Crolla.
Nella clinica dell’Olivier dove l’amico Fred l’ha fatta ricoverare comincia, prova e tenta di guardare la vita da un’altra prospettiva. Pian piano nascono legami veri e profondi con la banda di matti disperati e ubriaconi che come lei sono ricoverati all’Olivier (vite di perdenti con destini duri e a volte quasi comici).
Quando le famose quattro settimane previste della cura per ripulirsi stanno arrivando alla fine, lei comincia a sentirsi una donna diversa. Ma ecco che arriva Igor il terribile’, uno sbandato, appena uscito di galera dove si è fatto quattro anni per rapina, ex tossico e alcolista. Dentro la clinica, infrangendo una delle regole base, nasce un amore fatto di sesso e di disperazione. E questo complica terribilmente le cose. Eppure la nostra matta, appassionata di pugilato e in passato anche pugile dilettante, nemmeno questa volta si lascerà mandare al tappeto dagli uomini bastardi e dalla vita dura. Perché come dice il vecchio John Belushi fra l’essere e il non essere scelgo l’essere, non c’è dubbio. L’essere spacca il culo al non essere’.”