Questa edizione dell'intera opera poetica di Mallarmé, corredata di traduzione e commento, si propone di contribuire a far partecipe il maggior numero di lettori italiani della difficile e schiva bellezza di questa poesia. Il criterio fondamentale cui la traduzione si ispira è quello di una fedeltà globale, che cercasse di riprodurre gli stessi mezzi espressivi, il gusto i vizi e le manie: che fosse , in sostanza, una sorta di imitazione di Mallarmé. Il commento utilizza gli apporti più rilevanti della critica mallarmeana: esso cerca di soddisfare l'esigenza di una comprensione logica del testo, districandone i grovigli sintattici, svolgendo i passi contratti, non eludendo mai le zone di maggiore oscurità ma tendando di superarla o di ridurla, e limitandosi a sottolineare le ambiguità intenzionali che come tali devono rimanere.
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Stéphane Mallarmé

Stéphane Mallarmé nasce a Parigi nel 1842; a cinque anni perde la madre; nel 1857 muore l'amata sorella Maria. Ottenuto il baccalaureato, Mallarmé si impiega presso il Registro di Sens; …
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