Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
di Dylan Thomas
Dylan Thomas (Swansea, Galles 1914 - New York 1953) è generalmente considerato l’iniziatore del “Nuovo romanticismo” (New Apocalyptics), il movimento poetico contrapposto al “classicismo” coevo e incline al rifiuto della poesia politicamente impegnata e al ritorno al mito. Le prime opere di Thomas – Eighteen Poems (1934), Twenty-Five Poems (1936), The Map of Love (1939) – catturarono l’attenzione dei critici per l’unicità delle visioni e per lo stile personalissimo, basato su strutture anti-tradizionali e metafore arditissime composte in un linguaggio oscuro, ma sempre carico di una comunicatività prorompente. Nel 1943 lavorò per il cinema e per la BBC, componendo radiodrammi come Under Milk Wood. Dopo la guerra Thomas viaggiò spesso negli Stati Uniti per conferenze e letture di poesia; dotato di una rara capacità di retore, commuoveva le platee al punto che si formò un vero mito intorno alla sua persona: basti pensare a Bob Dylan, nome d’arte in onore del gallese. Nel 1946 pubblicò Deaths and Entrances e nell’anno della morte Collected Poems. Morì alcolizzato il 9 novembre 1953 presso il Saint Vincent Hospital di New York, in seguito a delirium tremens. L’anno seguente Igor Stravinskij gli dedicò un pezzo per voce, archi e fiati (In memoriam Dylan Thomas), in cui il tenore intona la villanella thomasiana Do not go gentle into that good night, elegia scritta per la morte del padre.
Amami, come la talpa ama la sua tenebra
E il timido cervo ama la tigre:
Odio e paura siano i tuoi due amori.
Amami e togliti la maschera.