“Questa è la mia personale prospettiva del fenomeno pop a New York negli anni sessanta. Pat Hackett e io abbiamo ricostruito il decennio, cominciando dal 1960, quando iniziai a produrre le mie prime tele pop vere e proprie. È uno sguardo a ritroso a com’era allora la vita per i miei amici e per me; ai dipinti, ai film, alla moda, alla musica, alle superstar e alle relazioni personali che hanno dato forma a quel mondo nel nostro loft di Manhattan, il luogo conosciuto come Factory.”
Una tempesta culturale travolse gli anni sessanta: la Pop Art, Bob Dylan, la psichedelia, i film underground. Al centro della tempesta sedeva un giovane artista con i capelli argentati: Andy Warhol. Andy conosceva tutti e tutti conoscevano Andy. Il suo studio, la Factory, era il cuore di questa rivoluzione: dove Warhol creò le grandi tele delle lattine e delle icone che definirono il decennio, dove si potevano ascoltare i Velvet Underground di fianco a Edie Sedgwick e dove Warhol stesso osservava come un sismografo il movimento irrequieto dell’avanguardia.
La turbolenza degli anni sessanta si riflette in un memoir straordinario, che documenta il successo di Warhol come artista e come film-maker e, allo stesso tempo, entra nelle vicende travolgenti e drammatiche della sua vita.

“Una intensa ricostruzione di un grande momento in cui essere vivi.” Martin Scorsese

Degli anni Sessanta Warhol racconta tutto: la storia definitiva di un decennio di rivoluzione culturale.

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Andy Warhol

Andy Warhol, genio creativo, pittore, scultore, regista, scrittore, e figura tra le più importanti della Pop Art e della scienza artistica e intellettuale del Novecento. Tutti i suoi libri saranno …

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