Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
“È un maestro” Gustave Flaubert
Quella intrapresa da Maupassant fu una corsa disperata contro la follia, la sifilide, la morte: entrato nella letteratura come una meteora, un giovedì sera nella casa di Zola di rue Saint-Georges, dove lesse uno dei suoi primi racconti, Boule de suif, ne sarebbe uscito come un fulmine, stenebrando brutalmente i contorni di una riposta ossessione: a fissare una parete a Passy, nella clinica del dottor Blanche, tra un attacco epilettico e l’altro, maledicendo se stesso, Dio, il maggiordomo Tassart, e tutti i diavoli. Una trentina di racconti, fra i più belli e i più inquietanti di Maupassant. Al centro il denominatore comune dell’esibizione dell’amoralità umana, l’invisibile, l’irrazionale… E come diceva Henry James: “Maupassant ha scritto un centinaio di novelle e solo quattro romanzi veri e propri […]. Il fatto che siano brevi, brevissime in certi casi, non impedisce che formino una collezione di capolavori”. Nei Racconti neri, con una scrittura cesellata e raffinata fino al limite, ecco la rappresentazione della pazzia, del suicidio, del crollo nervoso imminente e dell’assassinio. Una raccolta imperdibile in una traduzione eccelsa.
Henry-René-Albert-Guy de Maupassant (Tourville-sur-Arques, 1850 – Parigi, 1893) è stato uno dei massimi autori dell’Ottocento francese, rappresentante di spicco di una letteratura realista che non rinuncia al sentimento e all’invenzione. …