Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
È possibile guardare alla depressione, anziché come a un mostro che ci terrorizza e ci annienta, come a una dimensione emotiva tra le tante, che può concorrere al benessere e alla stabilità personale non meno di quegli stati d’animo che consideriamo di segno positivo, come la gioia e la speranza. È bene convincersi che non si guarisce dal “mal di vivere” perché è parte integrante, ed essenziale, della nostra esperienza affettiva. Senza vissuti di sofferenza, di fallimento e delusione, saremmo esseri incompleti, incapaci di apprezzare la vita in tutte le sue sfumature. La nostra sensibilità ne risulterebbe impoverita e, con essa, la nostra capacità di amare e creare legami profondi con gli altri.
A seguito di una crisi depressiva non è insolito che si verifichi un sorprendente miglioramento della qualità della nostra esistenza, perché è possibile trasformare i momenti di disperazione e di angoscia in opportunità di recupero, uscendone fortificati, più lucidi e resistenti.
Depressione e ansia non sono incontrollabili, come tendiamo a credere. Al contrario, con adeguate strategie vincenti, si possono affrontare in modo vantaggioso.
La nostra capacità di reazione può essere risvegliata dalla consapevolezza, attraverso la ricerca di rimedi che sono a portata di mano più di quanto siamo abituati a pensare. Dunque conviene sperimentare, mettendo in campo la nostra creatività per trovare “protocolli di cura” personalizzati, continuando a comprometterci energicamente con la vita anche in condizioni di emergenza.
Le donne, che più frequentemente degli uomini si trovano a fare i conti con la depressione, anche per ragioni culturalmente fondate, sanno essere capaci di operare in se stesse e nella loro vita grandi cambiamenti, trasformando un oscuro malessere in una formidabile occasione di riscatto.
Ivana Castoldi, psicologa e psicoterapeuta, ha operato per diversi anni presso il Centro per lo studio e la terapia della famiglia dell’Ospedale Niguarda-Ca’ Granda.
Attualmente esercita la libera professione a …