Robin Hood, il principe dei ladri

di Alexandre Dumas

“Non esiste arciere che gli stia alla pari. Il suo carattere è retto quanto la traiettoria delle sue frecce”

Tra le fitte fronde degli alberi della foresta di Sherwood è risaputo da viaggiatori e briganti che volano le frecce di un abilissimo arciere: si tratta di Robin, appena sedicenne, orfano dalle origini oscure, cresciuto dal guardaboschi Head e da sua moglie come figlio proprio. La vita spensierata del giovane Robin, fatta di gare con l’arco e lezioni impartite ai ladri di strada, cambia per sempre il giorno in cui incrocia il cammino di Allan Clare e della sua bellissima sorella, Marian. Non solo perché è l’inizio del suo primo e unico amore, ma perché a sua volta Allan, invaghito della figlia del barone Fitz-Alwine, sceriffo di Nottingham, convince Robin ad aiutarlo a rapirla per poterla fare sua sposa. L’ira dello sceriffo darà inizio a un lungo conflitto, su cui fioriranno leggende e ballate: affiancato da una banda di valorosi amici – Little John, frate Tuck, Will Scarlett –, l’arciere risponderà colpo su colpo alle crudeltà dello spietato barone nella battaglia per la libertà dei sassoni angariati dai conquistatori normanni e per riappropriarsi della sua identità perduta.
Opera postuma e, secondo molti, apocrifa del più grande maestro del romanzo di avventura, Robin Hood, il principe dei ladri è, più di ogni altra cosa, un racconto appassionante, capace di superare la prova del tempo e continuare ancora oggi a spiccare fra tutte le variegatissime interpretazioni letterarie della leggenda del celebre arciere fuorilegge.

 

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Alexandre Dumas

Alexandre Dumas (Villers-Cotterêts, 1802 - Puys, Dieppe, 1870) è stato il maestro del romanzo storico e d’avventura. Oltre a Il conte di Montecristo (1844) è celebre soprattutto per la trilogia inaugurata …

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