Rossovermiglio

di Benedetta Cibrario

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Torino 1928. L'eleganza e il rigore dell'aristocrazia piemontese inchiodano una giovane donna all'infelicità di un matrimonio combinato. Sulla sua strada però il destino mette l'affascinante ed enigmatico Trott, ed è come se si risvegliasse da un incantesimo. Tutto sta cambiando, nella società italiana ma anche dentro di lei: troppo moderna per adattarsi docilmente a proseguire nel solco tracciato dalle altre donne di famiglia, è tuttavia ancora troppo fragile per vivere la propria ribellione. Sceglie dunque di trasferirsi, sola, a San Biagio, una proprietà in disarmo nella campagna senese. Intorno, la bufera della Seconda guerra mondiale, la caduta del fascismo. Il desiderio di rinascita di un intero paese finisce per coincidere con la trasformazione graduale della fattoria semiabbandonata in una moderna azienda vinicola di successo. Qui, una breve e intensa riapparizione di Trott precede la sua improvvisa scomparsa, misteriosa e immotivata. La protagonista ha davanti a sé tutta una vita per comprendere che il confine tra realtà e apparenza, torto e ragione, verità e menzogna può essere talmente sottile da risultare spesso impercettibile.
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Benedetta Cibrario

Benedetta Cibrario (Firenze, 1962), scrittrice, ha esordito con Feltrinelli pubblicando Rossovermiglio (2007; premio Campiello 2008), a cui hanno fatto seguito Sotto cieli noncuranti (2009; premio Rapallo Carige 2010), Lo Scurnuso …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 7 Maggio 2009
  • Collana: Universale Economica
  • Pagine: 218
  • Prezzo: 7,12 €
  • ISBN: 9788807721212
  • Genere: Tascabili
Benedetta Cibrario ha vinto il Campiello

Benedetta Cibrario ha vinto il Campiello

Benedetta Cibrario con Rossovermiglio ha vinto l'edizione 2008 del premio Campiello. Dopo di lei, a seguire, Tani, Bouchard, Di Stefano e Gamberale. Informazioni sul libro, l'autrice e una videointervista.
Rosso da favola. Intervista a Benedetta Cibrario

Rosso da favola. Intervista a Benedetta Cibrario

‟[...] I miei personaggi non prescindono dall'ambiente torinese. Mi interessava descrivere come alcune classi sociali fossero del tutto impreparate a affrontare il dramma della Seconda guerra mondiale. Erano estranee alla cosa pubblica e pensavano solo alla caccia, ai cavalli e alle feste, non per disinteresse ma perché ancorate a modelli ottocenteschi.”

L’esordiente Benedetta dall’editore. Colloquio con Benedetta Cibrario

Un libro complicato, la storia di una vita femminile dall'inizio alla fine del Novecento raccontata con continui abilissimi incastri temporali (sembra costruito alla moviola, e infatti: ‟Mi sono laureata in Storia del cinema; come tutti quelli che vengono dal cinema so che il montaggio è essenziale”) e una dose di ‟romanzesco” che solo una mano fermissima, diresti, può controllare senza precipizi nel melò: la passione divorante; nel retrò: l'aristocrazia mitteleuropeo; addirittura nel fashionable: le colline del Chianti e la poesia del vino.

Non ho più il sottotitolo. Intervista a Benedetta Cibrario

‟Non c’è nulla di autobiografico, anche se certamente traspaiono molte cose di me, ma niente di cui io sia consapevole. Anche perché, quando crei un personaggio che funziona, è lui a farti capire dove deve andare la storia. La protagonista del mio libro in un certo senso mi ha presa per mano e mi ha portata nella sua vita, che non è la mia.”