“Se avessi venticinque anni sposerei quel giovanotto odioso sulla base di quel che provo, e vivrei forse felice e contenta…”
In questo romanzo, che segue Il diario di Jane Somers e ad esso è in qualche modo accomunato, ritroviamo Janna che nel libro precedente era stata uno dei due poli dell’amicizia difficile e controversa con l’anziana Maudie. Janna ha ora cinquantacinque anni, splendidamente portati: è raffinata, sempre attivissima, e da caporedattore è passata vicedirettore della rivista in cui lavora. Gli anni di vedovanza le pesano un po’, così come le pesa la non facile convivenza con la nipote diciottenne. Non c’è da stupirsi quindi che, incontrato un affascinante americano della sua età, se ne innamori, subito ricambiata. Sotto il sole di una bella estate londinese, Janna e Richard esplorano le strade e i parchi della città, i sobborghi, i verdi dintorni, dimentichi dei propri impegni, spensierati perché hanno deciso di non dirsi nulla della loro vita. Scelgono di passare insieme un weekend, ma quando si ritrovano soli fra quattro pareti compare un invincibile pudore e un senso di disagio. Con grande finezza, la Lessing esplora il tema delle relazioni interpersonali, e l’inesorabile scandirsi di un “tempo” esterno che non coincide quasi mai col tempo interno di ognuno.