Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
“Un’ode all’amore, quello vero, quello che risolve, che ci risolve” La Stampa
Il primo amore è un mito, l’inizio dell’avventura, la prima della più lunga serie di incertezze che ci accompagneranno lungo il cammino, dando a ogni tratto il loro nome. L’ultimo amore è una possibile salvezza: riaccende la gioia, riscatta la sofferenza, dà un senso perfino agli errori precedenti. Gabriele Romagnoli, che ci aveva raccontato la necessità di viaggiare leggeri, di non portare zavorre – e di non essere zavorre –, ora si cimenta con quel che apparentemente è il suo opposto: il desiderio di fermarsi, la sicurezza di non volere altro e di non voler essere altro. E il raggiungimento di questo traguardo è il più avventuroso di tutti, perché “smetti di aspettare non quando perdi la speranza, ma quando l’hai trovata. Quando non ti giri più a guardare chi scende nell’altra direzione sulla scala mobile. Quando non invochi più il domani perché domani è adesso”.
Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) Giornalista professionista, a lungo inviato per “La Stampa”, direttore di “GQ” e Raisport è ora editorialista a “la Repubblica”. Narratore e saggista, il suo ultimo libro è …