Che cosa si nasconde nella steppa asiatica, sulle coste orientali del Mar Caspio e nel Mare d'Aral? Profondo conoscitore di quelle zone, Giammaria ricostruisce la sua lunga esperienza di inviato in Asia Centrale in due periodi diversi – dopo il crollo dell'Unione Sovietica e in seguito all'attentato terroristico alle Torri gemelle. L'indagine ha come punto di partenza gli ecosistemi messi fortemente in crisi dalle massicce sperimentazioni nucleari volute dal regime socialista sovietico durante il periodo della Guerra fredda e si sposta poi sul presente che vede quelle stesse zone preda di forti quanto rapaci interessi internazionali. Giammaria è il viaggiatore informato, indagatore che conduce il lettore fin dentro le città ‟fantasma” non segnalate sulle mappe, cittadelle scientifiche e militari sorte nel dopoguerra e sviluppatesi negli anni cinquanta durante le sperimentazioni scientifiche sulle armi nucleari e chimiche, il cui impianto urbanistico e l'architettura ricordano i romanzi di fantascienza e non hanno più nulla a che vedere con le tipiche e antiche cittadine asiatiche. Paesaggi estremi, i cui confini sfumano in estensioni ampie e desolate che tracciano una sorta di ‟non-luogo”, topos dello smarrimento esistenziale dell'uomo moderno, testimonianza dei drammatici avvenimenti storici degli ultimi cinquant'anni e al tempo stesso rappresentazione della bellezza di uno spazio desolato ma di grande fascino, puro e ‟lunare”, esotico. Dopo l'attentato alle Torri Gemelle, Giammaria, giornalista con il pallino dell'inchiesta vecchio stile, intervista il padre dell'antrace, Ken Alibek, il maggiore esperto di armi batteriologiche al mondo e si reca nelle steppe del Kazakistan alla ricerca dei depositi di quelle stesse armi e di vecchie centrali nucleari in stato di semiabbandono. Le tempeste di sabbia in estate e di neve nel gelido inverno della steppa asiatica mettono a dura prova la sopportazione fisica e psicologica dello scrittore, lucido e attento osservatore di una realtà sociale, politica ed economica complessa, costretta prima a subire il cieco potere burocratico e militare del regime sovietico, ora stretta tra la morsa di un nascente regime islamico fondamentalista e degli interessi delle multinazionali del petrolio e dei suoi avidi oligarchi: una realtà drammatica che paga gli errori e gli orrori compiuti nel passato.