Se non fate i bravi vi portano nel Sybir. In era sovietica, per spaventare I bambini si diceva così. E non c'era bisogno di spiegare cosa fosse il Sybir, in lingua tartara la "terra addormentata", più realisticamente, nella cronaca di ogni giorno, il paese del nulla. Un'immagine vera, spaventosa. Ma non l'unica. Sotto la coltre di ghiaccio che per nove mesi l'anno ricopre una delle più grandi distese del mondo - quanto l'Europa, gli Stati Uniti e l'Alaska. messi insieme - batte un cuore forte, caldo come l'estate impetuo~a che scioglie il freddo e riporta la vita. Una terra che madre e figlia, a trentasette e sei anni, in compagnia di nove passegge- ri e una guida speciale, attraversano navigando lungo lo Enisej, da Krasnojarsk a Dudinka, passando per Enisejsk, Vorogovo, Komsa, Turukhansk, Igarka e Ust Port. Un viaggio dentro e fuori la storia, quella immensa della Russia e quella minima personale, unite dalla corrente di un fiume che, come un meridiano dell'anima, ha raccolto i protagonisti, le speranze e i drammi del popolo russo