Sotto il vulcano

di Malcolm Lowry

Dal 1947, anno della prima edizione, la fama di Sotto il vulcano è andata crescendo, al punto che oggi viene universalmente giudicato uno dei massimi romanzi del nostro secolo. Scrittore denso e seducente, non a caso circondato da un’aura mitica, Lowry volle scrivere, per sua stessa ammissione, una Divina Commedia ubriaca. La definizione resta calzante, perché Sotto il vulcano se da una parte è la storia, ambientata in Messico, di un alcolizzato perseguitato da un oscuro complesso di colpa e incapace di ristabilire un rapporto con la moglie, dall’altra si configura, grazie anche a una fitta rete di riferimenti e paralleli culturali, come una grandiosa allegoria moderna della redenzione, o meglio come ‟un’opera faustiana” (Max-Pol Fouchet).
Il paesaggio messicano pare progressivamente deformato dall’effetto dell’alcol sulla psiche del Console (il protagonista), ma questi non combatte solo una disperata lotta contro la gelosia e contro l’alcol, bensì vive la disintegrazione di un mondo che si rivela sempre più minaccioso e assurdo: in questa prospettiva Sotto il vulcano costituisce anche una diagnosi, scritta subito prima della seconda guerra mondiale, di una crisi davvero storica e destinata a incombere a lungo sul ‟bel giardino” che in molte di queste pagine si scongiura di non lasciar distruggere. Lowry aveva sostenuto che Sotto il vulcano è ‟una profezia, un monito politico, un criptogramma”: sono tre livelli di interpretazione che coesistono perfettamente e che non cessano di coinvolgere il lettore, alle prese con un materiale narrativo e intellettuale ricchissimo.
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Malcolm Lowry

Malcolm Lowry, nato a Birkenhead, in Inghilterra, nel 1909, da una ricca e morigerata famiglia di commercianti metodisti, nutrì da subito la passione per la vita di mare e per …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 7 Luglio 2005
  • Collana: Vintage
  • Pagine: 408
  • Prezzo: 10,00 €
  • ISBN: 9788807830112
  • Traduttore: Giorgio Monicelli