Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
“Non credere all’esistenza degli spiriti è la cosa più sciocca che un uomo, una donna o un bambino possano mai fare.”
Figlie di una terra in cui l’esistenza del “piccolo popolo” è una convinzione ampiamente condivisa, le fiabe irlandesi rappresentano una letteratura tradizionale fra le più ricche al mondo. Quando i fratelli Grimm e altri studiosi di folklore dedicarono la propria attenzione alla narrativa popolare fin lì tramandata in forma orale, alcuni tra i migliori autori irlandesi seguirono il loro esempio, raccogliendo e mettendo in forma scritta le storie della propria terra d’origine. In questo volume, che comprende testi di Douglas Hyde, Thomas Crofton Croker e Lady Wilde tra gli altri, una schiera di personaggi fatati – giganti, gnomi, streghe e leprecauni – aiuta, ostacola, incanta e terrorizza i propri vicini mortali. Si va dalla storia del contadino che oltraggiò le fate erigendo un edificio sul terreno consacrato alle loro danze alla fiaba del re dalle orecchie di cavallo, dall’avventura del gigante codardo salvato da una moglie piena d’inventiva agli utili rimedi da adottare per esser certi che il proprio bambino non sia stato scambiato nella culla con uno spiritello maligno. Ma alle creature fatate si affiancano in questa raccolta anche i santi e gli eroi e perciò non mancano le riscritture delle antiche storie dedicate a Finn, Oisin, san Patrizio e san Kevin. Ancora imbevuti del potere di incantare il lettore moderno, questi antichi racconti offrono una porta che permette di affacciarsi su un mondo allo stesso tempo familiare e ricco di mistero e magia.