Storia dei ricchi

Dagli schiavi ai super-yacht, duemila anni di ineguaglianza

di John Kampfner

“I miliardi non bastano, il ricco vuol essere amato” Michele Serra

Dalla Repubblica dell’antica Roma agli oligarchi russi di oggi, è sempre stato così: un ristretto numero di individui spaventosamente ricchi domina l’economia e la politica del suo tempo. Come si siano accumulati capitali così spropositati diventa irrilevante una volta che si è entrati nella ristretta cerchia di chi conta davvero. Dal banchiere dei papi Cosimo de’ Medici ai padroni delle ferriere della Rivoluzione industriale, l’origine di quelle favolose fortune viene presto dimenticata, mentre i super-ricchi forniscono fondi per la costruzione di chiese e istituzioni culturali, si inventano patroni delle arti e delle lettere e, ansiosi di essere accettati dall’establishment, si sforzano di ripulire la loro immagine con grandiosi gesti di filantropia, esibizioni di stile e opulenza, imprese che i comuni mortali possono solo sognare. Gli oggetti del desiderio e gli status symbol possono cambiare, ma le regole sono sempre le stesse: gli schiavi, le concubine, i forzieri pieni d’oro e i castelli inespugnabili hanno lasciato il posto ai jet privati, i super-yacht, le isole private e le squadre di calcio, ma il gioco rimane uguale – e la storia sembra dimostrare che questo 0,01% vince ogni volta sul restante 99,99%.

Leggi tutto…

John Kampfner

John Kampfner è una delle voci più ascoltate in Gran Bretagna su temi di politica interna e internazionale. Nella sua lunga carriera di giornalista ha collaborato con numerose testate, tra …

Scopri di più sull’autore