Storia delle lacrime

Aspetti Naturali E Culturali Del Pianto

di Tom Lutz

Gioia, dolore, delusione, sconfitta, successo: gli stati d’animo legati al pianto sono pressoché infiniti, e innumerevoli sono le modalità, i rituali, le prescrizioni che ogni epoca e ogni cultura hanno adottato per regolarne l’uso. Nessuna altra specie è capace di piangere, esattamente come nessuna altra specie, all’infuori dell’uomo, possiede la capacità di comunicare mediante il linguaggio. E che le lacrime siano una forma specifica di comunicazione umana, le arti figurative, la poesia, il teatro sembrano averlo saputo da sempre, poiché ne hanno fissato da tempo immemorabile i canoni espressivi. Come le lacrime di un neonato segnalano il suo bisogno di nutrimento e protezione, il pianto implica in genere un desiderio, un’aspettativa o una preghiera. Chi soffre di particolari forme depressive non piange più, perché ha perduto ogni speranza di vedere esauditi i propri desideri. Le lacrime versate dagli innamorati possono esprimere voglia di intimità e al contempo paura dell’intimità. Le lacrime di cordoglio segnalano la nostra aspirazione a invertire il corso del tempo e rimediare magicamente alla perdita, così come la consapevolezza dell’irrealizzabilità di questo desiderio. Scrivere delle lacrime significa dunque addentrarsi in territori che vanno dalla scienza alla letteratura, dall’antropologia al mondo delle emozioni, dalla religione all’arte, dipanando il filo di una storia parallela a quella dell’umanità.
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Tom Lutz

Tom Lutz è docente di Letteratura inglese all'University of Iowa ed è autore, tra l'altro, di American Nervousness 1903. An anecdotal History (1991).
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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 8 Marzo 2002
  • Collana: Campi Del Sapere
  • Pagine: 312
  • Prezzo: 25,00 €
  • ISBN: 9788807103193
  • Genere: Saggistica, Università
  • Traduttore: Gianni Pannofino