"Studiare la popular music è il primo - e finora unico - resoconto sullo 'stato dell'arte' negli studi sulla popular music. Niente pu" essere più come prima, dopo questo libro, per chi vuole studiare la popular music. Ma questo libro non è solo sulla popular music. Tanto per cominciare, contiene una delle critiche più documentate, contestualizzate e approfondite di quella parte del pensiero di Adorno che si riferisce alla categoria di 'musica di consumo'. Inoltre, questo libro mette a nudo alcuni limiti della musicologia tradizionale: è sotto molti aspetti una dimostrazione lungamente articolata del fatto che gli studi sulla popular music non servono solo a coprire un insieme di attività musicali finora colpevolmente trascurate (per varie ragioni) dalla musicologia, ma sono precisamente uno degli strumenti per un rinnovamento e un ampliamento della musicologia nel suo complesso. Infine, credo che si possa dire che questo libro costituisca un modello di critica culturale di altissimo valore politico. Non si pu" capire la musica senza capire la società; ma soprattutto, non si pu" capire la società senza capirne la musica, senza una musicologia della cultura. Non è ora di provarci?"