Sul tragico

di Friedrich Hölderlin

“La giovinezza del mondo deve rispuntare dalla nostra decomposizione”

Preceduti da un ampio e illuminato saggio di Remo Bodei, sono qui presentati i più importanti testi hölderliniani sulla filosofia e l’essenza del tragico. Composti tra il 1795 e il 1804, essi offrono l’immagine di un pensatore originale, la cui opera teorica non è inferiore a quella poetica. Hölderlin, infatti, pur nel costante dialogo con i grandi contemporanei, si pone alla confluenza di antiche tradizioni filosofiche. Con produttiva inattualità rivendica così al presente, a un’epoca segnata dalle lacerazioni di un “caos” politico rigeneratore, l’eredità di Empedocle e dei “presocratici”, accanto a quella del panteismo eretico di Vanini e Spinoza. Egli scopre in tal modo per primo un mondo ellenico oscuro, ctonio, “orientale” e panico – come è rivelato dalla tragedia –, specularmente opposto alle figure solari della Grecia di Winckelmann e di Schiller.
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Friedrich Hölderlin

Friedrich Hölderlin (Lauffen sul Neckar, 1770-Tubinga, 1843) è uno dei maggiori poeti in lingua tedesca. Orfano di padre, durante gli anni del Collegio teologico strinse amicizia con Schelling e Hegel …

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A proposito di Remo Bodei

A proposito di Remo Bodei

Addio a Remo Bodei, studioso del pensiero che preferì riempire le riflessioni filosofiche di sfumature più che di certezze sistematiche. L'amico Salvatore Veca lo ricorda.