“Quello che io tratteggio qui è il mio ritratto di Nietzsche, come io lo vidi da quel lato della sua natura che egli rivolse a me.”
È il 1884 e nella vita di Nietzsche si presenta un’amicizia femminile riposante, gradevole, che induce il filosofo alla confidenza. Resa von Schirnhofer è una studentessa di filosofia della buona società austriaca che, durante un soggiorno in Costa Azzurra, ha la possibilità di conoscere Nietzsche. Il filosofo intreccia con la giovane un rapporto di frequentazione amichevole, fatto di passeggiate, improvvisazioni poetiche e lunghe discussioni sui libri e gli autori letti. Da questo incontro e dallo scambio epistolare che ne seguì, una Resa ormai ottantaduenne restituirà in forma scritta i suoi ricordi attenti e imparziali Sull’uomo Nietzsche. Un testo importantissimo nella bibliografia e nella biografia nietzschiana, ma anche una lettura godibile per chi sia semplicemente curioso di conoscere aspetti inediti e personali di uno dei più importanti e carismatici filosofi del secolo scorso. Come l’autrice stessa precisa, si tratta di un resoconto umano fedele, volto a inquadrare Nietzsche sotto il profilo psicologico. Lungo le pagine si susseguono gustosissimi ricordi e aneddoti, ma anche episodi fondamentali nello sviluppo del pensiero di Nietzsche, tra i quali la rivelazione teatrale a Resa dell’idea di eterno ritorno. Utilizzato a stralci nelle maggiori biografie nietzschiane, il testo arriva per la prima volta in Italia in tutta la sua forza.