“Non si deve mentire mai. L’arte ha questo di particolarmente grande: non tollera la menzogna.”
Ne Il gabbiano l’autore racconta i tentativi di un giovane drammaturgo alla ricerca di nuove forme, l’anelito alla celebrità di una ragazza che vuole fare l’attrice, l’atmosfera incantatrice di un lago notturno, la richiesta d’amore di un figlio che non si sente voluto dalla madre. In Zio Vanja c’è una famiglia tormentata in una grande casa di campagna: una giovane donna bellissima, un medico appassionato di boschi e di animali, un vecchio arrogante, una balia, una nipote e uno zio che resistono alle prevaricazioni. Tre sorelle è il dramma più ricco di personaggi: le protagoniste sono le figlie di un generale, nella città in cui vivono è di stanza una brigata di artiglieria. Ci sono soldati, festeggiamenti, marce, canzoni, un incendio e un duello. Nel quarto capolavoro di Čechov, Il giardino dei ciliegi, si parla di vendite all’asta, di ipoteche, di prestiti, di una classe che si sostituisce a un’altra; la sincerità dei personaggi, la loro prodigalità e affettività danno luogo a dialoghi e scene vivaci, scherzose, paradossali, commoventi.