Togliatti

di Giorgio Bocca

“Un monumento a Togliatti politico e statista” Luciano Canfora

Sono passati più di cinquant’anni dalla morte di Palmiro Togliatti, e dello storico segretario del Partito comunista è sopravvissuta l’immagine di un uomo freddo, scostante, dalla severa aria professorale, un intellettuale avaro nei sentimenti, un politico scaltro e cinico, troppo filosovietico e ortodosso per ispirare o appassionare. Un uomo che riteneva la politica “cosa troppo importante per lasciarla fare alla gente semplice”. 
Perché allora quando si attentò alla sua vita l’Italia proletaria fu pronta all’insurrezione armata? Perché milioni di italiani di ogni ceto ebbero il sentimento, nel giorno della sua morte, che con lui se ne fosse andato uno dei padri della Repubblica? 
Giorgio Bocca tentò nel 1973 di rispondere a queste domande: anche solo osare occuparsi di Togliatti per un giornalista (non uno storico) non comunista significava esporsi a critiche e attacchi di ogni tipo. Ma Bocca si buttò in questa impresa, affrontando critiche e boicottaggi, e così facendo ci ha lasciato quello che ancora oggi resta il racconto più appassionante e completo della vita del leader comunista.
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Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …

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Gian Antonio Stella e la follia delle leggi nell'Italia schiava della burocrazia, Giorgio La Malfa e il ritratto a tutto tondo di uno degli uomini più potenti del secondo Novecento, Enrico Deaglio e i miracolati e "gli eroi" del ventennio berlusconiano, il ritorno in libreria  - dal 9 luglio - della biografia di Togliatti di Giorgio Bocca.
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