Se questa è la durata assegnata, qui si narra il corso dei primi due cavalli della vita di un uomo. Partito da ragazzo per amore in Argentina, si butta nella furiosa guerra clandestina contro la dittatura quando gli ammazzano la sposa. Scende in fondo all'America per salvarsi la vita inseguita e impara il rovescio geografico del mondo: quello toccato non è il fondo delle ultime terre, ma il culmine delle prime. Il Sud è il cappello, non le scarpe, del mondo. Molti anni e molta fortuna dopo, una donna in Italia gli rinnova in corpo l'amore e l'Argentina insanguinata dei vent'anni. Fa il giardiniere, capisce gli alberi e la solitudine. Da un africano immigrato impara che il futuro è pieno di avvisi e che la gratitudine sta tra un coltello e una fioritura. Chi cerca in quest'uomo un verbo rivolto al passato, non lo troverà. Come l'amore, possiede solo il tempo presente. Tre anni una siepe, tre siepi un cane, tre cani un cavallo, tre cavalli un uomo (da una filastrocca dell'Appennino emiliano)