Karim Aboudi ha dodici anni e vive a Ramallah, in Palestina, con la famiglia.
La città è occupata dai soldati israeliani che hanno imposto il coprifuoco, la
sua scuola è distrutta dai carri armati, la fattoria dei suoi genitori occupata
dagli invasori. Nelle prime pagine del libro, Karim sogna di inventare un acido
che sciolga i carri armati del nemico. Ciò nonostante Karim e i suoi amici
hanno anche sogni da ragazzini e vorrebbero tanto trovare un piccolo pezzo di
terra al riparo dai soldati israeliani dove giocare a pallone. Coinvolti nell’Intifada,
testimoni e protagonisti di una realtà inimmaginabile dall’esterno, Karim e i
suoi amici diventano grandi confrontandosi con la rabbia, l’odio, l’umiliazione
a cui oppongono l’amicizia, il coraggio, la dignità.