Una pantera in cantina

di Amos Oz

Gerusalemme 1947: mentre gli eventi storici incalzano, un ragazzino ebreo di dodici anni vive un momento estremamente significativo della sua vita. Ora che è adulto lo racconta. Dopo l'Olocausto, quando si rafforza il movimento clandestino per la nascita dello stato di Israele, anche lui ha fondato con un paio di coetanei una società segreta con l'obiettivo di combattere gli inglesi, che ancora occupano la Palestina, rivendicando il diritto a una propria patria dopo tanta sofferenza. Lui è soprannominato Profi, abbreviazione di professore, perché è molto intelligente, ha una cultura enciclopedica, ama studiare le parole e leggere. Di carattere è comunque socievole e vivace, ama pensarsi coraggioso come una pantera e i suoi amici sono i due compagni di gioco e cospirazione. Almeno fino al giorno in cui non fa amicizia con il nemico, un sergente inglese che gli insegna la sua lingua in cambio di lezioni di ebraico. Da quel momento agli occhi degli altri diventa un vile traditore, e in quanto tale va punito nonostante la sua pretesa di innocenza.
La pantera in cantina racconta una piccola grande storia di emozioni e sentimenti, un'avventura di amicizia e di crescita, che pone serie domande sulla colpa e sulla fiducia, in un contesto storico di epocali stravolgimenti. Profi è infatti testimone, con il suo sguardo ancora candido, la sua sensibilità intatta, di fatti più grandi di lui i cui effetti si ripercuotono inesorabilmente sulle relazioni umane.
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Amos Oz

Amos Oz (1939-2018), scrittore israeliano, tra le voci più importanti della letteratura mondiale, ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini e ha insegnato Letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. …

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