La coca la sta usando chi è seduto accanto a te ora in treno e l’ha presa per svegliarsi stamattina o l’autista al volante dell’autobus che ti porta a casa, perché vuole fare gli straordinari senza sentire i crampi alla cervicale. Fa uso di coca chi ti è più vicino. Se non è tuo padre o tua madre, se non è tuo fratello, allora è tuo figlio. Se non è tuo figlio, è il tuo capoufficio. Se non è il tuo capo, è la sua amante, a cui la regala lui al posto degli orecchini e meglio dei diamanti. Chi la usa è lì con te. È il poliziotto che sta per fermarti, il chirurgo che si sta svegliando ora per operare tua zia, l’avvocato da cui vai per divorziare. Il giudice che si pronuncerà sulla tua causa civile e non ritiene questo un vizio, ma solo un aiuto a godersi la vita. La cassiera che ti sta dando il biglietto della lotteria. Se non è lei, è il parroco da cui stai andando per la cresima, l’assessore che ha appena deliberato le nuove isole pedonali, il parcheggiatore che ormai sente l’allegria solo quando tira. Il ricercatore che sta seduto ora a destra del professore, il vigile urbano che suda moltissimo anche se è inverno, il lavavetri con gli occhi scavati. Tuo cognato che non è mai allegro o il ragazzo di tua figlia che invece lo è sempre. Il costruttore della casa in cui vivi, lo scrittore che leggi prima di dormire, la giornalista che ascolterai al telegiornale. Ma se, pensandoci bene, ritieni che nessuna di queste persone possa tirare cocaina, o sei incapace di vedere o stai mentendo. Oppure, semplicemente, la persona che ne fa uso sei tu.
"Guarda la cocaina, vedrai polvere. Guarda attraverso la cocaina, vedrai il mondo"
Roberto Saviano è nato a Napoli nel 1979. È autore del bestseller internazionale Gomorra (Mondadori, 2006), che è stato tradotto in più di cinquanta Paesi e ha venduto dieci milioni …
Sono passati ventidue anni dalla strage di Capaci e dalla morte di Giovanni Falcone, un giudice a cui era stata data una silenziosa delega in bianco per sconfiggere la mafia e che dalla mafia è stato neutralizzato mediante l’isolamento e la delegittimazione, con accuse di protagonismo, opportunismo e smania di potere, fino all’epilogo della strage.
L'11 maggio laeffe compie un anno. 12 mesi in cui abbiamo esplorato il mondo, condiviso idee e passioni, raccontato storie, sognato con il cinema di ieri e di oggi. Per festeggiare vi regaliamo una programmazione speciale fatta di grandi classici e prime visioni assolute.
Sbarca in Spagna il bestseller di Robero Saviano. "Hoy CeroCeroCero sale en España (también en catalán). Estoy muy contento de llegar a mis lectores españoles porque España, en este momento, tiene un papel fundamental: es la puerta del narcotráfico en Europa." Oggi ZeroZeroZero esce in Spagna. Sono contento di arrivare ai miei lettori spagnoli perché la Spagna, in questo momento, ha un ruolo centrale: è la porta del narcotraffico in Europa. Roberto Saviano
"Oggi esce Zero Zero Zero in Germania. Vedere il proprio libro tradotto in molte lingue è una sensazione difficile da descrivere. È come iniziare a vivere tante vite. Ognuna diversa dall’altra.
Condividere con i lettori tedeschi la consapevolezza che il narcocapitalismo criminale sta mettendo a rischio anche la loro democrazia, è una cosa importantissima".
Roberto Saviano
Zero Zero Zero di Roberto Saviano libro italiano più venduto del 2013! Amazon lo incorona nella sua classifica del 17 dicembre e "la Repubblica" commenta il fatto il 28 dicembre.
Le affermazioni che abbiamo letto riguardo al presunto insuccesso del libro di Roberto Saviano sono semplicemente ridicole. Zero Zero Zero è il caso editoriale più importante dell'anno.
"Dal prossimo autunno finalmente potrò andare nelle scuole italiane a incontrare studenti e docenti. Qui, per organizzare miei incontri nelle scuole".
Copyright 2024 Feltrinelli S.p.A.
PI 04628790968
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Umberto Galimberti, nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario...
“Sarebbe imperdonabile non arrivare adesso a un cessate il fuoco totale e alla fine dell'assedio” (Medici senza Frontiere).
